
Il Barolo Annunziata Vigna Plicotti, come in realtà buona parte dei vini della cantina Silvio Grasso, viene spesso citata come punto di riferimento per i vini così eleganti della zona di La Morra. I terreni caratterizzati dalle Marne di Sant'Agata fossili garantiscono minerali e varietà di profumi, che poi vengono più o meno enfatizzati dalla mano del produttore in cantina.
In questo la cantina Grasso è maestra assoluta.
Le bucce rimangono a contatto con il mosto per 3 settimane, affinché arrivino a dare tutto il loro contributo gustativo e di prospettiva di invecchiamento. Dopodiché il vino va a maturare per 24 mesi in botti barrique di rovere francese a tostatura media e grana grossa.
La "ricetta" di Paolo prevede che il 40% del vino maturi in barrique nuove, mentre il restante 60% affini in barrique di secondo e terzo passaggio, così che il rilascio di tannini gallici dal legno non sia eccessivo.
Bevuto oggi questo Barolo 2019 è già un portento, ma si intuisce che potrà ancora affinare splendidamente in bottiglia per almeno 10-15 anni.
I profumi sono un carosello di sensazioni. Dalla mora alla vaniglia, dalle spezie alla buccia d'arancia.
In bocca si allarga come velluto e il tannino è già ben misurato, pulendo la bocca senza aggredirla.
La persistenza è incredibilmente lunga.
ABBINAMENTO: ovviamente con le ricette della tradizione piemontese, come il brasato al Barolo. Ma la sua modernità lo rende versatile rendendolo ottimo compagno di ogni piatto di carne anche speziata.